giovedì 3 marzo 2011

Sequestro di tartufo proveniente dalla Romania


Il corpo forestale dello Stato di Ascoli ha effettuato il sequestro di un carico di tartufo proveniente dalla Romania non in regola con le norme sulla commercializzazione.

Il sequestro va a tutelare il tartufo di produzione marchigiana; la regione Marche, ed in particolare, la provincia di Pesaro-Urbino, detiene una produzione annua di ben 10.000 kg (7.000 kg annui di tartufo nero e 3.000 kg annui di tartufo bianco).

E' possibile trovare, specie ai confini con il territorio della Toscana un grande numero di speci, sia bianche che nere, caratterizzate dall' essere molto grandi e ottime dal punto di vista qualitativo.

 La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Ottobre e Novembre ad Acqualagna è l’evento più importante che ha permesso alla città di diventare la capitale del Tartufo. Ogni anno è raggiunta da una folla di visitatori italiani e stranieri. Gli stand sono circa un centinaio, la piazza centrale diventa un salotto dove si possono ammirare, annusare e acquistare tartufi freschi e altri prodotti di qualità quali salumi, vino, miele e formaggio prodotti nella zona.

Secondo la Coldiretti Marche, questo ennesimo scandalo alimentare obbliga ad accelerare l'iter per l'approvazione della legge sull' obbligo della etichettatura di origine dei prodotti alimentari.

Attualmente, non ci sono certezze sull' origine del tartufo proprio per la mancanza di una normativa adeguata; pertanto, l'unico modo per essere sicuri di non incorrere in una frode è di rivolgersi direttamente al produttore.

 Intanto continuano al Centro Sperimentale di Tartuficoltura di Sant'Angelo in Vado le analisi sporologiche per la caratterizzazione dei tartufi, al fine di verificare la presenza di Tuber indicum e Tuber himalayensis (tartufi cinesi) di cui è vietata la commercializzazione in Italia. Altri campioni sono stati consegnati al laboratorio di analisi dell'Arpam di Ascoli per accertare la presenza di sostanze contaminanti compresa la presenza di radioattività.

Le indagini sono state estese a  tutto il territorio regionale, in particolar modo i controlli si concentrano presso le fiere e mercati di prodotti tipici, esercizi commerciali e di trasformazione del prodotto.

Obiettivo principale del Corpo Forestale dello Stato in questo settore è quello di tutelare i prodotti italiani tipici di qualità e, nel contempo, la salute dei consumatori.

Nessun commento:

Posta un commento